Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIII – 03 ottobre 2015.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

La berberina sembra efficace contro la neurodegenerazione. La berberina, un sale di ammonio quaternario appartenente al gruppo degli alcaloidi benzil-isochinolinici, è  presente in molte erbe mediche, particolarmente nelle specie del genere Berberis, quali Hydrastis canadensis e Coptis chinensis, nelle quali è concentrata in fusto, corteccia, rizomi e radici. Lo studio farmacologico delle sue proprietà ha determinato indicazioni quali antidiarroico, antibatterico, antimicotico e antiprotozoario. Il suo potente effetto antiossidante ha suggerito la valutazione sperimentale di un suo ruolo benefico nei processi neurodegenerativi: numerosi studi hanno provato l’efficacia nei modelli sperimentali di malattia di Alzheimer, di malattia di Parkinson e malattia di Huntington. Ahmed e colleghi, in un articolo in corso di pubblicazione, fanno il punto delle conoscenze attuali ed auspicano un prosieguo di analisi e valutazioni nella prospettiva di uno specifico impiego clinico come farmaco antineurodegenerativo [Ahmed T., et al. Pharmacol Rep. 2015 October 67 5(): 970-979].

 

Nelle ragazze anoressiche la presenza di timidezza rivela aspetti del funzionamento psichico. Fra i tratti caratteristici dell’anoressia mentale o nervosa vi è, oltre il disturbo dell’alimentazione, un’alterata esperienza del proprio corpo; ma molte donne anoressiche presentano anche una maggiore tendenza ad evitare rischi anche minimi ed una minore propensione alla ricerca della novità. Uno studio condotto da Winecoff e colleghi ha dimostrato che, nella tendenza all’evitamento, solo il fattore “timidezza con l’estraneo” mediava il rapporto fra disturbo alimentare e difetto di abilità sociali. [Eur Eat Disord Rev 23 (4): 327-332, 2015].

 

Identificata una nuova sede d’azione della ketamina che potrebbe spiegare i sintomi psicotici e dissociativi che può causare come effetti collaterali. La ketamina, a lungo impiegata come anestetico anche per la sua azione antidolorifica e poi dismessa per i suoi possibili effetti psicodislettici e allucinatori, recentemente si è affermata come antidepressivo. In questa indicazione, però, sempre più spesso si segnalano effetti collaterali consistenti in sintomi psicotici. Attualmente la ketamina, in termini neurochimici, è considerata un antagonista non competitivo di alta affinità del recettore NMDA dipendente dal voltaggio. Ora, Boczek e i suoi colleghi neurochimici di Lodz in Polonia, hanno scoperto una nuova sede d’azione nella Ca2+ ATP-asi della membrana plasmatica, che potrebbe essere associata ai meccanismi molecolari responsabili delle manifestazioni psichiche indesiderate. [Boczek T., et al. 465 (2): 312-317, Sep 18, 2015].

 

La cocaina assunta dai padri accresce il livello di ansia dei figli. Per 60 giorni dei ratti maschi hanno potuto autosomministrarsi cocaina, poi si sono accoppiati con femmine non esposte alla droga. La misura dell’ansia e degli effetti ansiogeni indotti dalla cocaina nella prole adulta ha evidenziato un netto aumento nei maschi, mentre non ha fatto registrare tali conseguenze nelle femmine. I maschi presentavano, come evidente correlato, una maggiore espressione del recettore 2 del CRF nell’ippocampo. Quando è stata somministrata una dose ansiogena di cocaina (2,5 mg/kg, i. p.) il comportamento ansioso è aumentato in tutti gli animali allo stesso grado, indipendentemente dall’esperienza del genitore di sesso maschile. [White S. L., Addict Biol. doi:10.1111/adb.12258, 2015].

 

Per prevenire l’Alzheimer si è rivelato efficace l’insieme di esercizio cognitivo, fisico, dieta e monitoraggio vascolare. Lo studio di prevenzione geriatrica voluto dal governo finlandese ed attuato in collaborazione con il Karolinska Institutet di Stoccolma, ha esaminato 2654 persone fra i 60 e i 77 anni divise in due gruppi, uno di intervento e l’altro di controllo, ed ha portato avanti l’esperimento per due anni. Esercizio cognitivo, fisico, dieta e prevenzione vascolare hanno sortito rilevanti effetti positivi sul campione della popolazione a rischio di declino cognitivo e demenza neurodegenerativa. Fra i trascurabili effetti collaterali del regime di prevenzione, solo nel 5% sono stati rilevati dolori muscolo-scheletrici verosimilmente legati al training motorio. [Ngandu T., et al., Lancet 385 (9984): 2255-63, 2015].

 

Il caso di un uomo con un corredo cromosomico 45,X con un decorso clinico ormonale e metabolico senza riscontri nella pubblicistica scientifica. Il caso di un uomo di 41 anni apparentemente privo del cromosoma Y ma perfettamente differenziato secondo il fenotipo maschile, era stato descritto nel 2008 da Mancini e colleghi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. I ricercatori, prendendo le mosse dall’analisi genetica ad alta risoluzione dei cromosomi in prometafase che 21 anni prima aveva rivelato materiale eucromatico aggiuntivo sul cromosoma 15p, avevano stabilito che la sindrome metabolica di cui soffriva il paziente era conseguenza dell’ipogonadismo derivato dall’ipergonadotropinemia con ipotestosteronemia. Il caso è stato presentato e discusso da Giovanna Rezzoni ad un incontro dei gruppi di studio di psichiatria della SNN-BM&L-Italia, tenutosi in Firenze lo scorso venerdì: per il definirsi dell’identità sessuale hanno avuto un ruolo decisivo le convinzioni personali, sviluppate e consolidate dall’elaborazione psicologica soggettiva della corporeità maschile, corroborata dai riscontri relazionali in età evolutiva ed adulta.

 

Notule

BM&L-03 ottobre 2015

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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